Iniziativa di Tovaglieri a Strasburgo con Diana di Meo contro il revenge porn: «Più rigore dell’Europa contro i colossi digitali»
«I reati telematici sono un fenomeno sovranazionale, per combatterli con efficacia l’Europa deve essere più rigorosa nei riguardi dei colossi digitali: il provvedimento sulle responsabilità delle piattaforme web, il Digital Services Act, è un primo passo, ma molta strada resta ancora da fare».
Così l’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri (Lega, gruppo ID), membro della Commissione Femm, in occasione dell’evento “Storie di chi ha rialzato la testa”, tenutosi oggi, in occasione della Festa internazionale della donna, presso il Parlamento europeo di Strasburgo, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla violenza di genere in rete, alla presenza di Diana Di Meo, assistente arbitrale di Pescara, vittima di revenge porn, che ha portato la sua coraggiosa testimonianza su questo odioso fenomeno.
«Oggi è possibile bloccare un gruppo che scambia contenuti pornografici non consensuali – precisa Tovaglieri – mentre è quasi impossibile individuare i colpevoli di questo reato poiché i canali garantiscono l’anonimato ai loro utenti. Occorre inoltre lavorare per un cambiamento culturale della società poiché la rete è una risorsa straordinaria, a condizione che venga utilizzata in modo consapevole, e proprio per questo la Lega promuove e sostiene l’introduzione dell’educazione digitale nelle scuole».
«Chi subisce questo ignobile reato deve denunciare senza timore – ha dichiarato Di Meo – consapevole di non aver fatto nulla di male perché la colpa non è della vittima ma di chi posta i video e di chi li ricondivide. I social possono essere molto lesivi e pericolosi: anche io, come molte ragazze, ho pensato a un gesto estremo, ma poi ho trovato il coraggio di denunciare. Sono qui oggi per sensibilizzare le donne e per dire loro che si può rialzare la testa perché lo Stato c’è e non mi ha mai fatto sentire sola».
In apertura dei lavori, il saluto di Marco Zanni, presidente del Gruppo ID, che ha ricordato il lavoro fatto dalle europarlamentari della Lega nelle diverse commissioni del Parlamento europeo su importanti dossier che riguardano il mercato digitale, sottolineando come «che chi offre servizi sulla rete ha il dovere di tutelare gli utenti, in particolare le donne e i minori, che sono più esposti all’aumento esponenziale delle interazioni sul web».
Nel corso dell’incontro sono intervenute in collegamento da Roma, le deputate Laura Ravetto, responsabile del Dipartimento Pari Opportunità della Lega, e Federica Zanella, membro delle Commissioni parlamentari per l’Infanzia e l’Adolescenza e per le Poste e Telecomunicazioni, che hanno illustrato la normativa nazionale contro la violenza di genere in rete, ricordando come il Codice Rosso promosso dalla Lega abbia introdotto per la prima volta i reati specifici di sexting e revenge porn.
«È importante rendere la legislazione sempre più efficace a tutela delle vittime ma è altrettanto importante far conoscere alle donne gli strumenti normativi per difendersi», ha dichiarato Zanella, mentre Ravetto ha sottolineato l’importanza di celebrare l’8 marzo «come una giornata non di riti ma di dibattito concreto per migliorare la condizione femminile».
Infine Carlo Gaudieri, advisor nella Commissione Femm per il gruppo Identità e Democrazia, ha fatto il punto sulla legislazione europea in tema di contrasto alla violenza di genere sul web.