MALPENSA, TOVAGLIERI (LEGA): «NO AL DOPPIO GIOCO DEL PD, SU AMPLIAMENTO SCALO SERVONO RESPONSABILITÀ E PRAGMATISMO»

«Su Malpensa ci giochiamo il futuro del territorio, la politica sia responsabile e la smetta con il gioco delle tre carte. È ora di uscire allo scoperto e dire chiaramente se si sta dalla parte di uno sviluppo, sostenibile e rispettoso, dell’aeroporto, o se si vuole fare di Malpensa l’ennesima, contraddittoria, battaglia ideologica e propagandistica del “No” ad ogni costo. Non possiamo più permettercelo». Lo dichiara l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), promotrice di un tavolo sul futuro di Malpensa insieme al collega parlamentare Matteo Bianchi.
«Non si perda altro tempo prezioso in schermaglie inutili e pericolose: i lockdown hanno dimostrato ampiamente i danni della riduzione del traffico aereo sull’intero tessuto produttivo e sociale del nostro territorio – afferma Tovaglieri – è il momento, per la classe politica del nostro territorio, a prescindere dalle appartenenze, di dimostrare lo stesso senso di responsabilità che ha portato ad un’intesa bipartisan sui ristori a favore di Malpensa. Non si possono giocare due partite diverse allo stesso tavolo, come fa il Pd: con una mano promuove il Masterplan per lo sviluppo dello scalo, attraverso Sea, di cui la Giunta Sala è azionista di maggioranza, e con l’altra si schiera con i comitati che combattono l’ampliamento dell’aeroporto, con l’obiettivo di ricavarne un facile ritorno elettorale. Né tantomeno si può da un lato contestare l’espansione della Cargo City e dall’altro autorizzare insediamenti di logistica a pochi chilometri di distanza dal sedime aeroportuale».
«Ma non si possono fare calcoli politici né battaglie ideologiche su un progetto così importante e strategico come il potenziamento di Malpensa, che deciderà il futuro della provincia di Varese e darà una spinta alla ripresa di tutto il Paese – continua Tovaglieri – occorre invece confrontarsi con coerenza e con un approccio responsabile nell’interesse esclusivo del nostro territorio: si ascoltino le istanze dei comuni, si prevedano adeguate e concertate compensazioni ambientali ed economiche per le aree più penalizzate dall’espansione dello scalo, si ragioni concretamente sul rilancio delle aree delocalizzate e poi si proceda senza indugi a rendere più competitivo il principale hub del Nord Italia, che attualmente soffre la mancanza di spazi per le operazioni di cargo, indispensabili per la ripartenza delle nostre imprese».