PERSECUZIONE CRISTIANI, TOVAGLIERI (LEGA): RISCHIO GENOCIDIO IN NIGERIA, EUROPA DEVE INTERVENIRE!

Denuncia dell’eurodeputata lombarda al Parlamento Europeo all’indomani della presentazione a Roma del rapporto Open Doors 2020. In un anno massacrati 1000 cristiani. Dall’inizio dell’offensiva jihadista, 30 mila morti tra i civili e 30 milioni di sfollati. Rischio nuovo Ruanda

Strasburgo, 16 gennaio 2020 – L’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega) è intervenuta oggi al Parlamento europeo per denunciare il rischio di un vero e proprio genocidio della comunità cristiana in Nigeria, sollecitando l’intervento dell’Europa. La denuncia arriva all’indomani della presentazione alla Camera Camera dei Deputati del rapporto Open Doors 2020, secondo cui un cristiano su otto nel mondo subisce atti persecutori a causa della propria fede. Si tratta di 260 milioni di persone, 15 milioni in più del 2019, la maggior parte concentrati proprio in Nigeria, il Paese considerato più pericoloso.

«Anche se l’Europa ha rifiutato di ricordare nella sua Costituzione le proprie radici giudaico cristiane – ha affermato Tovaglieri – non può rimanere spettatrice del genocidio dei cristiani che sta avvenendo in Nigeria a opera dei fondamentalisti islamici».

L’eurodeputata lombarda ha rievocato le ultime agghiaccianti notizie dal fronte nigeriano: il massacro di 11 cristiani postato sul web nella ricorrenza del Natale e il rapimento, nei giorni scorsi, di quattro seminaristi in un’area in cui vige la legge della sharia. «Negli ultimi 12 mesi – ha ricordato Tovaglieri – le milizie islamiche hanno ucciso più di 1.000 cristiani, anche grazie alla complicità dell’esercito, che conosce i responsabili ma non li arresta».

«L’Europa deve intervenire – ha proseguito l’europarlamentare – perché i fondamentalisti islamici sono una minaccia non solo per la Nigeria, non solo per i cristiani nigeriani, ma anche per noi giovani europei e per il futuro dei nostri figli!»

Dall’inizio dell’offensiva jihadista, in Nigeria si contano 30mila vittime fra i civili e 30 milioni di sfollati, molti dei quali cercano di fuggire per raggiugere anche l’Europa: nel 2017 hanno lasciato il Paese 1,3  milioni di persone.  «La Nigeria – ha concluso Isabella Tovaglieri – rischia di diventare il nuovo Ruanda o il nuovo Darfur».