Grido di dolore per il borgo di Castiglione Olona e i suoi tesori: “Da soli non possiamo farcela”

Il sindaco di Castiglione Olona Giancarlo Frigeri è un uomo pragmatico e poco incline ai piagnistei, ma sul tema della tutela del centro storico e dei suoi preziosi tesori d’arte e storia sa di non avere molti spazi di manovra e dunque ha deciso di lanciare una provocazione e di “lamentarsi” di questo con interlocutori a un livello più alto: Regione Lombardia e Unione europea.

Lo ha fatto oggi pomeriggio invitando nel cuore dell’antico borgo, il prestigioso Palazzo Branda, il consigliere regionale Emanuele Monti e l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, per un incontro in cui, insieme all’assessore alla cultura Cristina Canziani, ha esposto una situazione che grava da decenni sul Comune di Castiglione Olona.

«Il nostro paese ha l’onore e l’onere di avere un patrimonio storico e artistico di immenso valore – ha detto Giancarlo Frigeri – ma un bilancio che non ci permette di conservarlo e valorizzarlo adeguatamente. Il nostro comune ha le stesse risorse degli altri comuni analoghi che non hanno però questo patrimonio da gestire e conservare. E non sappiamo dove sbattere la testa. Purtroppo il nostro comune si trova abbandonato nella gestione e manutenzione di questo patrimonio che richiede sempre maggiori risorse e interventi qualificati, molto più costosi di quelli per la manutenzione di edifici ordinari».

«Mi sono deciso a lanciare questo “grido di dolore” che è anche una provocazione, perché avevo trovato un bando dello Stato che faceva perfettamente al caso nostro, ma, e mi domando perché, riguardava solo regioni del Sud Italia – ha aggiunto Frigeri – Noi abbiamo la volontà di tutelare, valorizzare e promuovere il nostro bellissimo centro storico, ma abbiamo bisogno di sostegno e di aiuti concreti».

Da qui l’appello alla Regione, attraverso il consigliere Monti, perché si apra una riflessione su questi temi, che non riguardano solo Castiglione Olona ma un gran numero di piccoli comuni che conservano testimonianze d’arte e di storia preziosissime. «Un riflessione doverosa – ha detto Monti – soprattutto ora che si sta riscoprendo il turismo locale e si vogliono valorizzare storia, cultura e tipicità del territori. E’ giusto che Castiglione Olona e comuni in situazioni analoghe con un grande potenziale abbiano una attenzione diversa. Credo che sia necessaria una strategia che porti a ragionare a livelli più ampi, da quello regionale a quello nazionale senza dimenticare l’Europa che ha molte risorse a disposizione, anche se non sempre di facile accesso».

Una difficoltà confermata dall’europarlamentare Isabella Tovaglieri: «E’ vero, spesso l’accesso alle risorse europee è complesso e costoso, ma l’Italia a livello comunitario deve giocare la partita, per il suo immenso patrimonio di arte e storia, e perché il tema del turismo e dunque della valorizzazione dei territori dovrà essere centrale».

Secondo Isabella Tovaglieri occorre che i piccoli comuni si strutturino in vere e proprie “cordate” per trovare le economie di scala e le competenze che permettano di accedere ai fondi comunitari, ma va promossa anche una “cultura dei bandi”, magari investendo enti sovracomunali come la Regione in un ruolo di sostegno e formazione.

All’incontro hanno partecipato esperti, amministratori e operatori economici legati a Castiglione Olona.

Tra loro Ferruccio Maruca, che una trentina di anni fa era assessore alla cultura e che ha potuto dare una testimonianza diretta delle questioni aperte nel borgo, ma anche della progressiva erosione delle risorse a disposizione del Comune per far fronte alle tante necessità legate a questo prezioso patrimonio: «Castiglione Olona ha sempre avuto questo problema – ha detto Maruca – solo che una volta c’erano più risorse e oggi dobbiamo supplire diventando più creativi e trovando nuove soluzioni. Non solo l’Europa, ma anche la Regione Lombardia ha un bel gruzzoletto, fondi che spesso vengono spesi male o addirittura non spesi, ed è lì che si può intervenire, ma bisogna avere buone idee, concrete, e anche trovare nuove alleanze unendo più forze attorno ai progetti».

E’ il caso, ha ricordato Maruca, del progetto della Via Francisca: «Un progetto che ha coinvolto e coordinato ben 50 soggetti e che vede proprio il Comune di Castiglione Olona tra i protagonisti, con il suo patrimonio e la sua disponibilità a collaborare, come ha dimostrato mettendo a disposizione i locali per l’Ostello del Pellegrino a Gornate Superiore inaugurato proprio pochi giorni fa».

Un modello che, grazie al coinvolgimento di enti locali, soggetti privati, volontariato, potrebbe disegnare la strada per comuni che, come Castiglione Olona, hanno necessità di risorse ma anche un immenso potenziale.

I riflettori sul tema sono dunque accesi: se ne parlerà ancora nelle prossime settimane e dopo l’estate con un secondo incontro a Castiglione Olona, in cui ci si confronterà con una platea di soggetti più ampia, proprio nell’ottica di creare nuove alleanze per un territorio unico e prezioso.