Turismo, Lega scrive a Breton: settore balneare rischia di non risollevarsi, avviare confronto per superare Bolkestein

Bruxelles, 3 giu – “Abbiamo scritto una lettera al Commissario Breton per mettere in evidenza le grandi difficoltà che stanno affrontando i balneari in Italia. Il turismo nel nostro Paese rappresenta il 12% del Pil nazionale, il 13% della forza lavoro, 10 mila imprese attive solo per il turismo balneare, che garantiscono oltre 100 mila posti di lavoro diretti e quasi un milione di posti di lavoro diretti: un settore fondamentale, costretto ora a fronteggiare una crisi senza precedenti. L’applicazione della famigerata direttiva Bolkestein imporrebbe agli operatori balneari di seguire una procedura di autorizzazione che, da tempo, frena gli investimenti e limita notevolmente l’accesso al credito, gettando l’intero comparto, oggi alle prese anche con le terribili conseguenze dell’epidemia del Coronavirus, in una situazione di grande incertezza. Il rischio è che il settore possa non risollevarsi. La Corte di Giustizia Ue, sull’argomento, ha aperto a diversi scenari: dopo l’ottimo lavoro svolto dal Ministro Centinaio per tutelare i balneari, serve avviare un confronto a livello europeo per rivedere la direttiva Bolkestein e valutare ogni strada possibile per difendere un settore essenziale per l’economia italiana”.

Così in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Campomenosi, capo delegazione Lega al Parlamento Europeo, Alessandra Basso, Mara Bizzotto, Paolo Borchia, Massimo Casanova, Rosanna Conte, Antonio Maria Rinaldi, Isabella Tovaglieri, Lucia Vuolo, firmatari della lettera indirizzata al Commissario al Mercato Interno Thierry Breton.